La Gallery dei Premiati 2019

Il Prestigioso Premio Gianni Brera, nato nel 2001 con l’intento di promuovere nel tempo gli insegnamenti e la memoria del mitico giornalista milanese, attribuisce da 19 anni Trofei e riconoscimenti speciali ad atleti e sportivi che si sono distinti sia per i risultati ottenuti sul campo, con particolare attenzione al modo con cui hanno affrontato le loro sfide, sia per il loro contributo alla promozione di una immagine dello Sport che sarebbe piaciuta a Gianni Brera stesso.

Questa diciannovesima edizione sarà ugualmente ricca di personaggi carismatici e di storie di sport affascinanti.

Ecco i premiati nella serata

FC. INTERNAZIONALE
ATHELETIC CLUB BILBAO
REAL MADRID CLUB
FUTBOL CLUB BARCELONA

Un secolo è un bel pezzo di storia. Gianni Brera, di cui proprio quest’anno si celebra il centenario della nascita, avrebbe trovato parole speciali per quattro club che hanno scritto la leggenda del calcio e che da oltre un secolo militano nei massimi campionati di prima serie (Top Five Leagues) senza aver più giocato in campionati di divisioni inferiori.Un record che si aggiunge a titoli nazionali, coppe dei campioni, intercontinentali, triplete e trofei e che mettono i club dell’F.C. Internazionale Milano, Real Madrid, Athletic Bilbao e Futbol Club Barcelona sulla cima più alta del gotha calcistico europeo e mondiale.Una stagione mai finita che quest’anno le vede ancora in corsa per giocarsi Coppe e Campionati, ad inseguire una storia che non finisce mai.

il Settebello Maschile Campione del Mondo

«Partita perfetta, in una giornata perfetta…» racconta Sandro Campagna, subito dopo la vittoria con la Spagna che regala all’Italia l’oro mondiale della pallanuoto. Il settebello è campione del mondo per la quarta volta. Nella finale del mondiale di Gwangju batte la Spagna 10-5 e sale sul gradino più alto del podio dopo Berlino (1978), Roma (1994) e Shanghai (2011). Ed è una storia infinita che diventa mito.

Vladmir Petkovic

Lo chiamano il «dottore» per il suo stile un po’ austero e per la sua passione culturale. Vladimir Petković, nato a Sarajevo quando ancora era una città jugoslava, divora libri, parla otto lingue e nel calcio è noto per la sua abilità a compiere miracoli sportivi. In Italia ha allenato la Lazio, da qualche tempo è Commissario Tecnico della nazionale di calcio Svizzera. Nel girone finale dei prossimi Europei sarà avversario degli azzurri.

L’ASPIM (Campionati del Mondo Sport USIP)

Lo sport si mette la divisa. Si è svolta a settembre in Lombardia la terza edizione (prima in Italia ed Europa) dei campionati del mondo Usip per le Forze di Polizia e Polizia locale. Più di 500 atleti provenienti da 50 paesi del mondo si sono sfidati in 7 discipline sportive: podismo, tiro dinamico con la pistola di servizio, ciclismo, nuoto, fossa olimpica e skeet, judo e ju jitsu. L’iniziativa nasce anche grazie all’ Associazione Sportiva Polizie Municipali (Aspmi) in collaborazione con l’ACSI che con i suoi atleti ha conquistato ben 28 medaglie delle 150 in palio.

José Altafini

Di “gollassi“ ne ha fatti tanti e poi tanti ne ha raccontati come commentatore in tv inventandosi uno stile tutto suo, proprio come quando giocava. Josè Altafini, nato in Brasile ma naturalizzato italiano, è stato Campione del Mondo con il Brasile 1958, Campione d’Europa con il Milan, idolo con Omar Sivori del San Paolo di Napoli, con la Juventus tredicesimo per eccellenza ed infine commentatore irresistibile. Lo chiamano l’uomo dalle mille vite forse perché, proprio come la sua storia, non finisce mai…

Oney Tapia

Stella fulgente dell’atletica paralimpica azzurra, ha raggiunto nel 2019 la sua prima medaglia a un Mondiale: a Dubai ha vinto uno splendido argento nel lancio del disco, categoria F11, quella riservata ad atleti ciechi, mostrando che alla prossima Paralimpiade di Tokyo sarà uno degli atleti che si contenderanno l’oro. Nato a Cuba e naturalizzato italiano, è diventato cieco nel 2011 quando un tronco lo colpì mentre lavorava come tree climber. Cinque anni dopo era alla Paralimpiade di Rio, dove vinse un argento. Saltò per problemi fisici i Mondiali di Londra nel 2017 e agli Europei di Berlino nel 2018 fu subito medaglia d’oro nel lancio del disco, la sua specialità. Atleta molto impegnato anche nella promozione dello sport paralimpico fra i giovani, è personaggio conosciuto anche al di fuori dei confini dello sport, grazie alla sua vittoria a “Ballando con le Stelle”. Ha scritto anche un libro: “Più forte del buio”. Fenomeno non solo nello sport.

Milena Bertolini (CT Nazionale Calcio Femminile)

Dopo 20 anni ha riportato la nazionale italiana femminile di calcio a un Mondiale, quello che si è giocato in Francia. E le azzurre non hanno fatto da materasso alle altre big del torneo fermate nei quarti solo dalla fortissima nazionale olandese. Milena Bertolini (ex calciatrice ora Commissario Tecnico) e le azzurre, hanno fatto innamorare gli italiani del calcio femminile. Una storia d’amore appassionata che è appena cominciata.

Giorgio Martino (scrittore e voce storica sportiva RAI)

É stata una delle voci storiche dello sport in Rai. Sua la telecronaca di Genoa-Torino il 6 febbraio del 1977 che fu la prima partita di calcio italiana trasmessa a colori. Ma non solo calcio. Ha affiancato per anni Adriano De Zan in molte edizioni del Giro d’Italia e in altre corse in linea. E di ciclismo parla il suo ultimo libro “La sfida” che racconta la rivalità tra Gimondi e Merckx a metà degli anni ’60 mentre ancora, soprattutto in Italia, si continuava ad aspettare invano il nuovo Coppi di cui Giorgio ha scritto “Fausto Coppi – solo al comando”.

Giulia Marchisio

È una delle giovani promesse azzurre della boccia, lo sport paralimpico che permette anche a chi ha disabilità molto gravi di poter essere praticato e anche di poter raggiungere i Giochi Paralimpici. Nata con una tetraparesi spastica distonica, riesce a controllare solo il piede sinistro, grazie al quale spinge le bocce. Vive ad Asti, dove frequenta le scuole superiori con indirizzo sociosanitario, e a marzo compirà 18 anni. Il suo sogno è di poter partecipare alla Paralimpiade di Parigi. Attualmente è fra le prime atlete del ranking italiano nella sua categoria

Alessandra Ilic


Nel taekwondo (arte marziale coreana, sempre più diffusa, che permette anche l’uso dei calci) è più di una promessa. Nel suo palmarès ci sono già tre campionati italiani giovanili, l’ultimo tra gli junior categoria +68 chili. Ma Alessandra Ilic, 15 anni nata ad Arzignano in provincia di Vicenza da genitori serbi, non può rappresentare l’Italia perché figlia di genitori stranieri. E per ottenere la cittadinanza dovrà forse aspettare ancora.